Da una piccola idea, una frase ascoltata, un qualcosa di letto o visto per strada, di solito si ha in mente l'inizio
(quello che in gergo di sceneggiatura si chiama "Il conflitto") poi si pensa ad un finale interessante
che dia un significato alla storia, infine la parte più difficile
collegare l'inizio con il finale attraverso uno sviluppo logico e
interessante (si spera).
Perchè un cortometraggio sulla violenza alla donna?
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Sul tema della violenza si è generato un grande movimento di associazioni, gruppi di studiose e di artiste, rappresentanti della politica, della magistratura, dei media. Chissà che non sia l'inizio di un cambiamento d’epoca
Violenza sulle donne. Il silenzio è rotto
Ora noi sappiamo che non sarà un appello, una nuova Carta dei diritti, non saranno uno spettacolo, un documentario, un’inchiesta o un libro a fermare la strage delle donne; neanche le migliori leggi — pur necessarie — basteranno.
Eppure parlarne, scrivere, raccontare le storie, muoversi insieme, donne e uomini, andare nei teatri o nelle strade con un pensiero comune anti-